Pompei Antica
{“visual”:false,”legacy”:false}Pompei ha
origini antiche quanto quelle di Napoli, infatti
la gens
Pompeia discendeva da uno dei primi popoli italici, gli Oschi. Solo dopo la
metà del VII secolo a.C., un primitivo insediamento si stabilì sul luogo della
futura Pompei: forse non un abitato vero e proprio, ma più probabilmente un
piccolo agglomerato intorno al nodo commerciale che vedeva l\’incrocio di tre
importanti strade, ricalcate in piena epoca storica dalle vie provenienti
da Cuma, da Nola e da
Castellamare di Stabia
In quanto
luogo di passaggio obbligatorio tra nord e sud, presto Pompei divenne una preda
per i potenti stati confinanti, data la sua importanza come nodo viario e
portuale. Venne conquistata una prima volta dalla colonia greca di Cuma tra
il 525 e
il 474
a.C. Strabone riporta
che Pompei fu conquistata dagli Etruschi, notizia che
alla luce dei recenti scavi diventa sempre più attendibile. Nell\’area del
tempio d\’Apollo e presso
le Terme Stabiane sono state rinvenuti numerosi frammenti di bucchero, alcuni
addirittura con iscrizioni etrusche graffite; sempre nella zona delle Terme,
inoltre, è venuta alla luce una necropoli del VI secolo a.C.
Le prime
tracce di un abitato d\’una certa importanza risalgono, a Pompei, al VI secolo
a.C., anche se in questo periodo la città, ancora piuttosto piccola, non rivela
l\’esigenza di servirsi d\’un piano regolatore e sembra il risultato di un
aggregarsi d\’edifici piuttosto disordinato e spontaneo.
La battaglia
persa dagli Etruschi nelle acque di fronte a Cuma contro Cumani e Siracusani
(metà del V secolo a.C.), portò Pompei sotto l\’egemonia greca. Probabilmente a
questo periodo risale la fortificazione dell\’intero altopiano con mura di tufo
che racchiudevano oltre sessanta ettari, anche se la città vera e propria non
raggiungeva nemmeno i dieci ettari d\’estensione.
Nel IV secolo
Pompei si trovò coinvolta nelle Guerre
sannitiche (al termine delle quali Roma rimase
signora incontrastata di tutta la Campania) e si vide
costretta ad accettare la condizione di socia dell\’Urbe, conservando comunque
autonomia linguistica ed istituzionale. È al IV secolo che risale il primo
regolare impianto urbanistico della città la quale, intorno al 300 a.C.,
ricevette la nuova fortificazione in calcare del Sarno.
Durante
la seconda
guerra punica Pompei rimase fedele a Roma, al contrario di molte altre città
campane, e poté così conservare la sua parziale indipendenza.
Nel II secolo
a.C. la coltivazione intensiva della terra e la conseguente massiccia
esportazione di vino ed olio portarono
nella città grande agiatezza ed un alto tenore di vita: basterebbe ricordare la
ricchezza di alcune case ed il loro lussuoso arredamento. La Casa del Fauno, ad
esempio, può rivaleggiare in ampiezza (quasi 3000 m²) persino con le più famose
dimore reali ellenistiche.
Allo scoppio
della guerra
sociale (91
a.C.) Pompei fu alleata contro Roma, insieme ad altre città della Campania, nel
tentativo d\’ottenere la piena cittadinanza romana. Ma era impossibile
resistere alla superiore forza militare di Roma: nell\’89
a.C. Silla, dopo aver
fatto capitolare Stabia, partì alla volta di Pompei, che tentò una strenua
difesa rinforzando le mura cittadine ed avvalendosi dell\’aiuto dei Celti
capitanati da L. Clutentius. Ogni tentativo di resistenza risultò vano e ben
presto la città cadde. Nell\’80 a.C. entrava completamente e definitivamente
nell\’orbita di Roma e Silla vi trasferì una colonia di veterani che prese il
nome di Colonia Venerea Pompeianorum Sillana. L\’assegnazione di terre ai
veterani avvenne certo a danno della gentes che avevano più aspramente
avversato Silla. Ciò nonostante, le vicende politiche e militari non influirono
in maniera determinante sul benessere e sull\’intraprendenza commerciale dei
Pompeiani (volta soprattutto all\’esportazione dei vini campani) che interessava
zone anche molto remote. Per la salubrità del clima e l\’amenità del paesaggio,
la città ed i suoi dintorni costituirono anche un piacevole luogo di
villeggiatura per alcuni ricchi Romani, compreso Cicerone che vi
possedeva un fondo.
Le fonti sono
piuttosto avare di notizie riguardo alla vita di Pompei nella prima età
imperiale. Solo Tacito ricorda
come un fatto clamoroso la rissa
avvenuta tra Nucerini e Pompeiani nel 59
d.C. nell\’anfiteatro
di Pompei, che spinse Nerone a
proibirvi, per dieci anni, ogni spettacolo gladiatorio.
Nel 62 la
città fu scossa da un terremoto: al momento dell\’eruzione del 79 molti edifici
erano ancora in ricostruzione.
Pompei Moderna
Pompei nasce
quale comune autonomo con il Decreto di costituzione il 29 marzo del 1928 a
firma del Presidente del consiglio e dal re Vittorio Emanuele III. Con Decreto
del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi del 9 maggio 2004 è
divenuta città.
Pompei è
famosa nel mondo per la presenza degli Scavi dell’antica città e per il
Santuario dedicato al culto della B.V. Vergine del Rosario.
Gli scavi che
portarono alla luce la città sepolta dell’eruzione del Vesuvio del 79 d. C.
iniziarono nel 1755 ad opera di Carlo III di Borbone, re di Napoli.
Successivamente i Borbone divennero sovrani del Regno delle due Sicilie.
L’antica città fu scoperta per puro caso e dopo un silenzio durato 1864 anni.
La nascita del comune autonomo fu dovuto essenzialmente alla scoperta degli
scavi dell’antica metropoli.
Uno dei grandi
protagonisti della rinascita urbana di Pompei fu il Beato Bartolo Longo e della
moglie Contessa Marianna De Fusco Fornararo, venuti a Valle (nome dell’antica
località) nel 1875. Il Beato, per primo, comprese l’importanza del sito e volle
erigere un Santuario dedicato al culto mariano. I lavori iniziarono nel 1876 e
terminarono nel 1891. Di grande importanza è la facciata in marmo, rimasta
intatta dopo i lavori di ampliamento della chiesa bartolina avvenuti nel 1933.
La facciata, con ampio pronao e doppio ordine di colonne in marmo,in stile
Barocco, risale al 1900 ed è dedicato alla pace mondiale. Tra le altre opere
del Beato ricordiamo l’Ospizio dei figli dei carcerati, l’Istituto delle
Orfanelle del S. Rosario, quest’ultimo fortemente voluta dalla contessa. La
chiesa successivamente fu elevata a Basilica Pontificia.
Tra le altre
opere importanti si ricorda Palazzo De Fusco del 1900, nato quale Grande
Albergo del Rosario ed oggi sede dell’Amministrazione comunale.
Le ricorrenze
più importanti sono: La supplica dell’8 Maggio dedicata alla posa della prima
pietra della Chiesa e quella della prima domenica di Ottobre di ogni anno.